L’uva Sangiovese è il dono delle nostre vigne, non un prodotto della cantina.
Per questo motivo la fermentazione è spontanea, indotta cioè da lieviti che si sono formati sulla buccia dell’uva quando era ancora sulla pianta; senza aggiunta di solforosa né raffreddamento, in quanto l’uva è già di per sé perfetta e integra grazie a tutti i processi di selezione.
Per il Brunello di Montalcino, una volta trasferita l’uva in tini di rovere, il processo fermentativo inizia solitamente entro i primi 3 giorni dalla vendemmia. La macerazione sulle bucce dura da 4 a 10 settimane, a seconda dell’annata. Ancora nel tino, subito dopo la fermentazione alcolica, si svolge la fermentazione malolattica, dove i batteri lattici trasformano l’acido malico in acido lattico. Nessun lievito estraneo all’uva, nessun enzima industriale, nessun altro additivo o coadiuvante turba il gusto e la tipicità della vigna da cui provengono le nostre uve, e dell’annata stessa. Dopo l’affinamento da 36 a 55 mesi in botti di rovere da 12,5 a 50 hl, il vino viene imbottigliato senza essere filtrato. Il Brunello di Montalcino Vigneti del Versante rimane quindi in bottiglia per minimo un anno prima di essere etichettato e messo a disposizione dei clienti; per il Cru Bassolino di Sopra, invece, l’affinamento in bottiglia è di due anni.
Anche per il Rosso di Montalcino l’uva subisce la stessa selezione del Brunello, ma viene adottato un sistema di vinificazione diverso. Dopo una breve macerazione naturale, ha inizio la fermentazione spontanea: terminata la fermentazione alcolica, la macerazione post-fermentativa si protrae per circa una settimana, per dare maggiore rilievo a frutto e freschezza.
Dopodiché il vino viene travasato in botti da 25-30 hl, dove avviene la fermentazione malolattica. Segue un affinamento in botte di circa 24-28 mesi, prima di passare in bottiglia, dove il vino riposa in cantina per altri 6 mesi.
Le uve per il Piandorino provengono dalle parcelle più rigogliose delle nostre vigne, dove il suolo favorisce solitamente lo sviluppo di aromi più fruttati.
La fermentazione spontanea, che di solito non supera i 28°C, e una breve permanenza sulle bucce di 7-10 giorni, contribuiscono a sottolineare ulteriormente questa caratteristica dell’uva.
Quando la fermentazione non è ancora completa, travasiamo il vino in botti di rovere da 15-25 hl, dove termina la fermentazione alcolica e normalmente avviene anche la malolattica. La durata dell’affinamento in legno viene decisa a seconda delle impressioni sensoriali, e dopo circa 16-20 mesi si procede con l’imbottigliamento. Dopo un passaggio in bottiglia di altri 6 mesi, il Piandorino è pronto per essere degustato.
Personalità e originalità, equilibrio ed eleganza: per raggiungere un vino con queste caratteristiche, occorre un luogo che ne tenga conto; un ambiente sano, naturale, in equilibrio.
La cantina stessa, accanto alla casa poderale di Pian dell’Orino, è stata realizzata seguendo criteri biologici e nel rispetto del paesaggio circostante, individuando materiali di costruzione che le permettano di respirare: argilla, legno, calce, e sassi che provengono dai vigneti stessi.
La forma rotonda è stata pensata come una culla, un luogo ideale e armonioso.